lunedì 16 novembre 2015

GITA A GENOVA


Finalmente il meritato riposo..... che si fa? Andiamo in viaggio di nozze!!
Come scusa??

Ho detto: andiamo in VIAGGIO DI NOZZE!!

Nozze?? Forse volevi dire Cozze...

Effettivamente VIAGGIO DI COZZE suona bene maaa.... no!


Il 9 ottobre io e il Non (più) Marito ci siamo sposati!! Fate una ola per noi!!
Un matrimonio deciso in quattro e quattr'otto, senza fronzoli e grandi pretese. Eravamo belli, felici e circondati dalle persone che ci amano.....che vuoi di più dalla vita? Un lucano?....lasciamo perde va.

Perché la buona birra non manca mai, e nemmeno le patatine!



Ora, chi ha bambini al seguito sa bene che le vacanze vanno pensate bene, ma bene, ma proprio bene.

Bisogna pensare ad un posto che piaccia anche a loro, che catturi l' attenzione e la tanta energia, altrimenti la vacanza si trasforma in una luuunga agonia. 
Non avendo molti giorni a disposizione abbiamo deciso di esplorare l'italica bellezza ed al numero uno della top ten c'era Genova.
Luppolone (alias ex-Non Marito)ha tutto un ramo della famiglia nel capoluogo ligure e quindi c'era già stato ma ancora non aveva visitato l'acquario, quindi daje coi pesci!

Bello, bellissimo. Squali, delfini, meduse, cavallucci marini e tutta la saga di Nemo con stirpe al seguito. Se avete figli, nipoti, o se amate il mondo marino (ma anche no) ve lo consiglio. 


                          
                               Il Sosia doveva portare dei saluti alla delfina. Missione compiuta.




Un altro posto che ci ha stupito è stata la città dei bambini e dei ragazzi. Collocata in un vecchio deposito del cotone al porto vecchio è un luogo pensato esclusivamente per loro, in cui i grandi sono ben accetti solo se sono disposti a stare scalzi, giocare, lasciarsi stupire e dimenticarsi di ogni distrazione che non sia offerta dal luogo. Devo ammettere che il compito è stato piuttosto facile, non ci abbiamo messo molto per cogliere l'anima del posto. 
Adatto ai bambini dai due anni fino ai ragazzi, la struttura offre giochi didattici che vanno dalla simulazione di un cantiere edile, agli esperimenti con l'acqua, la scoperta dei cinque sensi i giochi con le bolle e un vero formicaio in cui è possibile osservare il comportamento delle formiche da mooolto vicino.

Con la testa tra le formiche

                                               
        
                                                     

C'è poi tutta una parte finale dedicata agli esperimenti scientifici: illusioni ottiche, dimostrazioni su come si può generare energia da fonti naturali....insomma un mondo in cui perdersi e (questo vale per i grandi) tornare bambini. Siamo stati li dentro un'intera mattinata, forse io e Luppolone ci siamo fatti prendere la mano perché ad un tratto ci siamo resi conto che il Sosia arrancava nonostante il divertimento.

Il galeone al porto.

La città è bellissima. molto caratteristica con i suoi caruggi, in cui è d'obbligo perdersi, anche perché girarli con la mappa è un'impresa ardua; ce ne sono di cosi stretti che nemmeno il navigatore vi trova. 
Lost in Genova. 
Siamo stati solo due giorni ma l'impressione che ho avuto è di una città molto radicata nelle proprie origini, che ama e cura le proprie tradizioni tanto quanto ama essere contemporanea. 
A parte l'odore nauseante che pervade la zona vecchia, è pulita, accogliente, piena di botteghe storiche bellissime.
Un 'altra bella sorpresa è stata la mostra degli impressionisti a Palazzo Ducale. A parte la bellezza del luogo, la mostra merita davvero di essere vista. Ben curata e con opere davvero interessanti: Monet, Modigliani, Mirò, Kandisky, Matisse, Picasso...

La vera chicca però è stato il famoso PANDOLCE genovese. 
Vi pare a voi che vado in trasferta e non assaggio i dolci del luogo? Per chi mi avete preso??
La ricerca della pasticceria non è stata cosa facile. Timida tra gli stretti vicoli si nasconde un luogo magico, in cui la storia e la bontà si sposano e danno vita ad un dolce che dire buono è poco. La pasticceria Profumo, una delle più antiche di Genova, conserva ancora gli arredi originari per cui entrarci ti catapulta in un'altra era. Il pandolce poi è divino. 
In genere sono molto critica quando provo cose nuove ma assaggiando questo dolce tradizionale è stato chiaro come la qualità delle materie prime la faccia da padrone. E' evidente il rispetto dell'antica ricetta fatta di ingredienti ricchi (pinoli, uva sultanina) ma semplici e genuini. Una meraviglia.  

  
     

     



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