mercoledì 16 marzo 2016

CAOS E PASSIONE




Natale, la Befana, il Carnevale, le feste dei bambini, le feste dei grandi, San valentino, i banchetti la domenica mattina, i virus le andate e i ritorni: questa vita è un delirio.

Oramai il Nano è il mio unico e vero datore di lavoro, contratto a tempo indeterminato dice, che faccio festeggio? La mia agenda è piena dei SUOI impegni...tutta vita la mia. 

Conosco mamme serene, apprensive, permissive, esaurite (come me) e da tutte cerco d' imparare qualcosa perchè nessun genitore è perfetto e sopratutto è spesso intrappolato in tunnel scomodi e angusti, in cui le situazioni tendono a ripetersi senza soluzione: allora ben venga il confronto e il conforto. Quello che quando torni a casa e arriva il momento del primo cazziatone, o del capriccio freni l'impulso, blocchi l'abitudine  e cerchi di mettere in pratica ciò che hai vosto prima a casa della tua amica... funzionerà?

Amica mia ti ricordi quando sognavamo il Belize?? vedi  che sto mettendo i soldi da parte, no mi diludere (cit.)

Nel frattempo ho meditato e deciso di mollare la pasta di zucchero. Basta! Voglio tornare a fare quello che mi appasiona veramente, la pasticceria vera, quella fatta di studio, di tentativi, quella in cui il cervello e il palato lavorano più delle mani e degli occhi, quella che scalda il cuore, il mio e di chi assaggia la mie "delizie".... e poi in Belize fa trrooppo caldo per lavorare la pasta di zucchero!

N.B. questo post è nel cassetto da un po'. È rimasto li ad aspettare che mi decidessi a farlo uscire. Caro, ringrazia la Gigia che con le sue lusinghe mi ha convinto, vai e goditi questa bella primavera.


         BISCOTTO BROWNIE, NAMELAKA E                                        LAMPONI 

 Che dire? Quando la propria ispirazione è un Maestro come Santin, i risultati non possono essere che questi. 
Un dessert che accarezza il palato, in cui la namelaka (OH! Come ti adoro) fa da trait d'union tra la croccantezza e il sapore deciso del brownie e la nota "acida" dei lamponi. 
 
Un dolce completo, dal sapore rotondo, raffinato, in cui nessun elemento prevale sull'altro e che una volta mangiato lascia il palato piacevolmente pulito, pronto per fare il bis (daje).
 Questa foto è della prima prova fatta, nella soluzione finale ho aggiunto della marmellata di lamponi all'interno dei frutti.....doppia libidine!





lunedì 14 dicembre 2015

Il mercatino solidale

La domenica è  il giorno delle famiglie, si esce, si portano i figli ai giardini o in piazza e noi adulti ci scambiamo gioie e dolori dell' essere genitori.
Ci sono poi domeniche che sono migliori di altre, per esempio quando ti ritrovi inaspettatamente intorno ad un tavolo con dei buoni amici.

Gigia è da poco mamma di una bambola che ha reso il rincoglionimento da bebè un epidemia, e chi meglio di lei ha il diritto di dare sfogo a tutto quello che non ci dicono mentre con il pancione sogniamo una vita da mulino bianco?
Infatti.

Il pranzo fu galeotto. 
Abbiamo snocciolato i vari aspetti di una maternità fatta di scelte che più sono belle più sono faticose.
I discorsi fatti risuonano nella mente da ieri e più ci penso e più mi convinco che essere genitore è una scelta che va fatta ogni giorno.... ricordandoci di quanto siamo fortunati potendo godere di un amore tanto grande, anche se siamo stanchi..

Inutile dire poi che mano a mano che crescono i pargoli, cresce anche la nacessità per noi di essere attenti e presenti, e cresce pure l'esaurimento!

E qui torniamo a noi. 

Il Sosia è all'ultimo anno di materna e come ben sapete la scuola pubblica 'n c'ha un soldo pe piagne allora noi fantagenitori aiutiamo 'ste povere maestre e cerchiamo di non far accorgere ai pargoli che navigano in un mare di lacrime.
Ma si sa il buon genitore è quello che non è mai contento del proprio operato, anzi rilancia e sfida se stesso quasi fino al masochismo. I soldi non bastano mai, i bambini hanno bisogno di tutto, dalla didattica ai giochi, allora che si fa? ci si autotassa direte voi! seeee ma questo già si fa! nono, noi cerchiamo di coinvolgere tutta la cittadinanza e mettiamo su un bel mercatino della solidarietà tiè!

Chi è genitore lo sa, mamma o  papà non lo si è solo del proprio figlio, ma di tutti i figli che sono anch'essi a loro volta figli del mondo prima che nostri, e all'apice del nostro masochismo (oh Bill!! ti ho sempre preferito a Beatrix) devolviamo parte del ricavato all'UNICEF. E mo venitece a di qualcosa!!

Incredibile la mobilitazione! Ogni mamma nel proprio piccolo si è messa alla prova, dedicando tempo ed energie per creare piccoli lavori handmade che (sono sicura) saranno apprezzatissimi!!
quest'anno proverò a dare il mio contributo....e si sa quando c'e da magnià....speriamo!

Anche io mi sono lasciata coinvolgere e alla fine mi sono appassionata. certo il salone è diventato un laboratorio e nell'aria fluttuano ritagli di carta come se non ci fosse un domani ma io mi sto divertendo e soprattutto mi consolo pensando che tra due giorni tornerà tutto alla normalità....almeno credo....

Il mercatino si terrà mercoledì prossimo (dopodomani) nel cortile della scuola in Via Puglia. 
Ogni genitore ha dedicato tempo ed energie per poter permettere a questi bambini di avere qualche possibilità in più. Mi raccomando non mancate e comprate, comprate con il cuore colmo di buona volontà, n fondo a Natale siamo tutti più buoni, o no?


Ecco la locandina



Guardate qua che roba.... brava Rosalia!!




lunedì 16 novembre 2015

GITA A GENOVA


Finalmente il meritato riposo..... che si fa? Andiamo in viaggio di nozze!!
Come scusa??

Ho detto: andiamo in VIAGGIO DI NOZZE!!

Nozze?? Forse volevi dire Cozze...

Effettivamente VIAGGIO DI COZZE suona bene maaa.... no!


Il 9 ottobre io e il Non (più) Marito ci siamo sposati!! Fate una ola per noi!!
Un matrimonio deciso in quattro e quattr'otto, senza fronzoli e grandi pretese. Eravamo belli, felici e circondati dalle persone che ci amano.....che vuoi di più dalla vita? Un lucano?....lasciamo perde va.

Perché la buona birra non manca mai, e nemmeno le patatine!



Ora, chi ha bambini al seguito sa bene che le vacanze vanno pensate bene, ma bene, ma proprio bene.

Bisogna pensare ad un posto che piaccia anche a loro, che catturi l' attenzione e la tanta energia, altrimenti la vacanza si trasforma in una luuunga agonia. 
Non avendo molti giorni a disposizione abbiamo deciso di esplorare l'italica bellezza ed al numero uno della top ten c'era Genova.
Luppolone (alias ex-Non Marito)ha tutto un ramo della famiglia nel capoluogo ligure e quindi c'era già stato ma ancora non aveva visitato l'acquario, quindi daje coi pesci!

Bello, bellissimo. Squali, delfini, meduse, cavallucci marini e tutta la saga di Nemo con stirpe al seguito. Se avete figli, nipoti, o se amate il mondo marino (ma anche no) ve lo consiglio. 


                          
                               Il Sosia doveva portare dei saluti alla delfina. Missione compiuta.




Un altro posto che ci ha stupito è stata la città dei bambini e dei ragazzi. Collocata in un vecchio deposito del cotone al porto vecchio è un luogo pensato esclusivamente per loro, in cui i grandi sono ben accetti solo se sono disposti a stare scalzi, giocare, lasciarsi stupire e dimenticarsi di ogni distrazione che non sia offerta dal luogo. Devo ammettere che il compito è stato piuttosto facile, non ci abbiamo messo molto per cogliere l'anima del posto. 
Adatto ai bambini dai due anni fino ai ragazzi, la struttura offre giochi didattici che vanno dalla simulazione di un cantiere edile, agli esperimenti con l'acqua, la scoperta dei cinque sensi i giochi con le bolle e un vero formicaio in cui è possibile osservare il comportamento delle formiche da mooolto vicino.

Con la testa tra le formiche

                                               
        
                                                     

C'è poi tutta una parte finale dedicata agli esperimenti scientifici: illusioni ottiche, dimostrazioni su come si può generare energia da fonti naturali....insomma un mondo in cui perdersi e (questo vale per i grandi) tornare bambini. Siamo stati li dentro un'intera mattinata, forse io e Luppolone ci siamo fatti prendere la mano perché ad un tratto ci siamo resi conto che il Sosia arrancava nonostante il divertimento.

Il galeone al porto.

La città è bellissima. molto caratteristica con i suoi caruggi, in cui è d'obbligo perdersi, anche perché girarli con la mappa è un'impresa ardua; ce ne sono di cosi stretti che nemmeno il navigatore vi trova. 
Lost in Genova. 
Siamo stati solo due giorni ma l'impressione che ho avuto è di una città molto radicata nelle proprie origini, che ama e cura le proprie tradizioni tanto quanto ama essere contemporanea. 
A parte l'odore nauseante che pervade la zona vecchia, è pulita, accogliente, piena di botteghe storiche bellissime.
Un 'altra bella sorpresa è stata la mostra degli impressionisti a Palazzo Ducale. A parte la bellezza del luogo, la mostra merita davvero di essere vista. Ben curata e con opere davvero interessanti: Monet, Modigliani, Mirò, Kandisky, Matisse, Picasso...

La vera chicca però è stato il famoso PANDOLCE genovese. 
Vi pare a voi che vado in trasferta e non assaggio i dolci del luogo? Per chi mi avete preso??
La ricerca della pasticceria non è stata cosa facile. Timida tra gli stretti vicoli si nasconde un luogo magico, in cui la storia e la bontà si sposano e danno vita ad un dolce che dire buono è poco. La pasticceria Profumo, una delle più antiche di Genova, conserva ancora gli arredi originari per cui entrarci ti catapulta in un'altra era. Il pandolce poi è divino. 
In genere sono molto critica quando provo cose nuove ma assaggiando questo dolce tradizionale è stato chiaro come la qualità delle materie prime la faccia da padrone. E' evidente il rispetto dell'antica ricetta fatta di ingredienti ricchi (pinoli, uva sultanina) ma semplici e genuini. Una meraviglia.  

  
     

     



martedì 3 novembre 2015

ATTENTI AL LUPPOLO!!

Torno come un amante che ha trascurato la sua dolce metà, in ginocchio da voi e dalla mia creatura!
E' passato più di un anno dall'ultimo post, tante cose sono accadute ma giuro (!) che la coscienza ha rimorso con costanza. 

Quante cose possono succedere in 365 giorni? qui parecchie, ed a raccontarle tutte non basterebbe una settimana. E' già un miracolo che sia riuscita a riprendere il mio PC e trovare un po di tempo, figuriamoci se mi posso fermare fino a domenica!!

 Ma andiamo per ordine. 
Cosi su due piedi, direi che l'evento che merita gloria è l'apertura del nostro amato locale. Una piccola birroteca, una scommessa con noi stessi. Il Non-Marito (ma anche qui dobbiamo rivedere le cose) ha deciso di sfidarsi aprendo un locale in cui scorre a fiumi solo ed esclusivamente birra artigianale. Gli rendo merito, ad un anno dalla nascita, di aver saputo amare questa nostra creatura con costanza e passione. 
Ovviamente questo ha voluto dire per noi tutti una rivoluzione, sia in termini di "cose da fare", sia per gli orari. Come potrete immaginare da soli, lavorare in un locale notturno sconvolge le abitudini. Ma eccoci qua, vivi e felici!!

                                 

                                 

                                 

Dopo molti mesi in cui abbiamo lavorato assieme, oggi c'è una bella squadra che lavora abbracciando la nostra passione... 'na gabbia de matti insomma! Ovviamente questo per me vuol dire più tempo da dedicare al Sosia che sta crescendo e maggior occasioni per complicarmi la vita... poi capirete, pazienza.

Nonostante il caos generato dalla nuova situazione non ho mai vermante abbandonato la mia passione, certo non ho avuto molto tempo, ma ogni tanto qualcosina me la sono concessa. Ovviamente non potevo far mancare la mia "dolce" presenza in birreria e cosi ho escogitato un pian...ehmmmm ricetta per deliziare i nostri clienti. 
Volevamo proporre un dolce che abbracciasse la nostra filosofia e che nel contempo non fosse troppo naif; cosi ricordandomi di una cosa vista a roma è venuto fuori il nostro tiramistout!!

Si si avete capito bene, T-I-R-A-M-I-S-T-O-U-T. Lo so che sul web si trovano tante ricette, ma credetemi se vi dico che questa versione è spaziale! intanto perchè la faccio io (ahahahah non sono credibile lo so) e poi perchè uso solo ed esclusivamente le nostre birre: ciò significa che cambiando etichetta il dolce assume di volta in volta sfumature di gusto diverse. 
 Ma la cosa che me lo fa amare è la sua cremosità, è come un abbraccio, una coccola... corposo al palato ma delicato nonostante l'uso di una birra che in genere ha un sapore deciso.

                                                       


Con mia grande gioia sta riscuotendo un discreto successo, daje!!

Vabbè ma ce voi dì che sei sparita tutto sto tempo e hai fatto solo questo??


E come sete però! che vuol di, mica cheeeeeee...... vabè no ho fatto altre cose, peròòòò .... metto qualche foto va bene?? sennò sto post me ce vogliono tre giorni per scriverlo....aò e mica che davero davero :D


                                     

                                     

                                             

                                                     

                                   


martedì 2 settembre 2014

CRONACA DI UN'ESTATE

Sparire è la mia specialità, almeno per quanta riguarda il web. Periodicamente latito ogni comunicazione pur sapendo la pessima che sono haimè!

Molte, moltissime cose sono accadute da l'ultimo post e onestamente la mia memoria non aiuta, ma la tecnologia si. Mi inquino (cit.) di fronte al mio telefono che mi permette di fare foto a tutte l'or...si lo so pure i vostri, ma ogni scarrafone... e basta!!

Lavorativamente parlando è stata una ciofega d'estate. Non so perchè ma dopo i vari giorni di prova e complimenti vari per le mie creature, poi non mi richiamano mai, c'avesse ragione mi matre (romanaccio style) che so antipatica? Mamma cara me lo potevi dire che le tue non erano parole d'amore ma la VERITA!!

Nel frattempo il Non Marito è stato un mese fuori per lavoro e m'ha lasciato sola al comando dei lavori...       -  Quali lavori?
Ehmmm si scusa c'hai ragione ma sai il Non Marito sta aprendo un <<pub in cui ci saranno solo birre artigianali >> (questo è il mantra degli ultimi tempi) e il locale è stato tirato su dal nulla...
....dicevo: m'ha lasciato qui a sbrogliare la faccenda e figuratevi voi se in quelle settimane ho avuto il tempo di fare, dire, scrivere, mangiare... macchè. Per fortuna è tornato e la patata bollente è passata a lui. Tiè!!
Ci siamo quasi e presto potrò mostrarvi "Attenti al Luppolo" in tutto il suo splendore :)

Quando ormai l'estate sembrava finita, così senza gloria e senza infamia, e soprattutto senza un giorno di mare serio (almeno da parte del Non Marito) ecco che la bella stagione ci fa un regalo inaspettato e davvero speciale.

Una vecchia amicizia che rifiorisce e porta con se una moglie e una bambina che è un concentrato di esuberanza!!
In pochissimo tempo condividiamo ore e ore di mare e chiacchiere e ad ogni scoccare d'orologio cresce il piacere di questa compagnia.
Matteo e Maristella sono una boccata d'ossigeno in una cittadina in cui stringere rapporti non è la cosa più facile. Persone semplici, divertenti, piacevoli e con una spontaneità che stavo dimenticando.
Ma la vera star e la loro cucciola.... diciotto mesi di energia pura in cui sorrisi e gioia la fanno da padrone. E' la rappresentazione dell'entusiasmo puro!!

Ovviamente il Nano l'adora e Matilde ricambia con grande gioia di tutti noi che ci sciogliamo davanti all'amore che solo i bambini sanno scambiarsi.

Ciliegina sulla torta la settimana dello swing: una manifestazione che ha catapultato tutti noi indietro nel tempo. Musica dal vivo, balli, vestiti, acconciature e soprattutto un'energia positiva che ti ricarica.
Ovviamente io sto al ballo come Carla Fracci alla boxe, ma un giorno mi rifarò....siete avvisati! ;)




Qui sopra potete ammirare il mio trittico al limone: due diverse mousse e un macaron limone e basilico da sogno! Ovviamente ringrazio Pinella per l'aiuto...shhhh lei non lo sa....





Questa invece è una coppa yogurt, fragole e zenzero. Esteticamente bella gustosa e fresca al palato. Con una leggera nota di piccante data dallo zenzero.





Un dessert fresco, goloso e semplice. Zabaione gelato con pesche sciroppate  e menta....provare per credere!





Ecchevelodicoafare....il Mio Nano adorato che abbraccia il suo mondo. Dicevaaa
- Nonna ho bisogno del mappamondo perchè devo scoprire com'è fatta la terra...
E secondo voi, mia madre se lo fa ripetere due volte?? e così la nonna in trasferta (più tifosa di un ultras) lascia il suo cadeau...



E per ultima, vi lascio la chicca.... ma che belle siamo? Avevamo lacca anche nei timpani...


Maristella riesci a sentirmi????



    


lunedì 30 giugno 2014

CHI NUN MORE....

AO! MA CHE T'HANNO RAPITO L'ALIENI?

- emmm si lo so, sono stata un tantino assente....

UN TANTINO?? MANCO CHI VA IN SIBBERIA SPARISCE COSI'!!

- vabe dai adesso non esageriamo.... la Siberia..... mi sono presa una pausa?

AO E MICA SE FA COSI'!!

- Amen!

Potrei dire che ho avuto da fare ma se anche i presidenti delle più grandi nazioni c'hanno il tempo di twittare io non ho scuse...
Potrei dire che sono stata in vacanza ma non è vero...
Invece vi dico che non ho avuto voglia di scrivere, ecco.

Eppure in questo periodo non sono stata ferma, ho continuato a sperimentare e a divertirmi con i miei dolci, ma non so bene perchè non mi sembrava mai il caso di portarli qui.
Non so spiegarvi esattamente la sensazione che provavo ma era come se i dolci fatti fossero qualcosa di estremamente personale, quasi intimo da condividere.

E' inutile che fate quella faccia, so matta ma mica fino al punto che pensate voi ;)

L'asilo è finito, e con lui anche il mio poco tempo libero, per carità, sono fortunata perchè anche se a fine giornata mi sanguinano le orecchie (parla senza sosta) mi diverto a stare con il Sosia: è un bambino pieno di colpi di scena e mi fa fare un sacco di risate, bello de mamma...

Ora voi capirete che tra la sua presenza constante e il caldo mettersi in cucina a fare cose elaborate non è per niente il caso. Così nella mia mente c'è stato un lento cambio di stagione dolciario e ovviamente la produzione ne ha risentito. C'è crisi pure qui....signora mia cheiooodicoaffà!

Siamo passati dai biscotti al budino per poi spostarci sul gelato... senza un filo logico.

Finalmente è venuta in mio soccorso una preparazione che non avevo mai fatto.
Complice l'assenza del Non Marito che ormai sapete essere peggio di una diva in cucina, mi sono buttata su un dolce fresco, direi abbastanza leggero ma molto goloso


                                                     CHEESCAKE AI MIRTILLI


Ingredienti:

250 g di biscotti tipo Digestive
60 g di burro

400 g  di formaggio spalmabile
70 g di zucchero a velo
8 g di colla di pesce
250 g di panna
100 g di ricotta
1/2 bacca di vaniglia
marmellata di mirtilli

Sbriciolate i biscotti e amalgamateli con il burro fuso. Questa sarà la base della torta, quindi stendete il composto sul piatto compattandolo bene ed infilatela in frigo.

A parte scaldate 50 g di panna e scioglieteci la gelatina già ammollata in acqua fredda.
Lavorate il formaggio spalmabile con lo zucchero a velo la vaniglia la ricotta la gelatina e la panna restante semi montata.
Versate la crema sopra la base e mettete in frigo per circa tre ore.
Una volta che avrà raggiunto la giusta consistenza stendeteci sopra la marmellata di mirtilli.

A piacere potete aggiungere alla crema il succo di mezzo limone. Io trovo che ci stia benissimo...provate e ditemi.

martedì 20 maggio 2014

QUANDO E' AMORE, E' AMORE!

Dopo una lunga assenza le cose da raccontare sono tante. Troppe. 
Allora che faccio?
Riprendo da dove avevo lasciato, più o meno.

Nell'ultima vacanza romana il Non Marito mi ha fatto scoprire qualcosa di cui ignoravo l'esistenza e che forse sarebbe stato meglio (per lui) non farmi sapere. 

Una mattina di quelle che non sono nulla di che, lui prende e mi faaaa
- Oggi ti porto in un posto che sicuro ti piacerà, dai prepariamoci
E io che sono curiosa come una scimmia mentre mi preparo cerco di strappargli info, ma niente.
Saltiamo in macchina, compreso il Sosia curioso anche lui.... e dove mi porta??

Magari state già pensando ad un posto romantico, o magari la natura incontaminata.... 
C'avete presente Roma? e avete presente quel luogo meraviglioooooso che è Porta Maggiore? Si quello con i capolinea dei tram, il traffico, il degrado..... e quel fantastico MERCATINO DELL' USATO????

E' stato amore a prima vista.
Lì, nascosto che se non lo sai l'occhio da solo non ci arriva, un pozzo delle meraviglie!
Hanno di tutto, libri, musica, mobili, arredamento, strumenti musicali, vestiti....qualunque cosa la vostra mente possa pensare! Per fortuna il Sosia ha trovato subito di che trastullarsi, non so come abbia fatto ma dopo 5 minuti che eravamo li aveva già tra le mani un vecchio liquidator versione bimbo. Considerando la mole di oggetti che ci circondavano, vederlo con le mani occupate non ci è sembrato vero! Non è già questo un motivo valido per amarlo sto posto?

Alice nel paese dell'usato! Io, che mi perdo tra gli scaffali del super mercato in cui vado tutti i giorni, figuratevi la. Servizi da tè stupendi, vinili, libri, mobili antichi e poltrone che sembrano il trono di Danimarca.

Mentre facevamo su e giù per sti corridoi strettissimi....eccolo! Messo li, tra altre mille cianfrusaglie, quasi a voler fare il vago -sai mai mi lasciano qua che c'ho gli amici -. Mi dispiace cocco ma saluta tutti e vieni con me!! 
Mi credete se vi dico che ero più felice del Sosia con la sua pistola ad acqua? 
Che vi devo dire? a me queste cose mi fanno scialare. 
Signore e Signori ecco a voi il mio PORTAUOVA!!



Vabè la foto l'ho rubata googolando ma quello che ho preso io è proprio così.... non è bellissimo?
Come giusto, si è meritato un posto d'onore in cucina...poi vi farò vedere.


Ma ciancio alle bande (Dotto docet) e veniamo a noi!
Lo sapete che sono sempre sui libri a studiare e che faccio fare da cavie ai miei uomini. Così questo fine settimana mi sono dedicata ad una parte della pasticceria che non ho mai approfondito, anzi che a parte qualche sporadica occasione non ho praticamente mai affrontato: il glassaggio.

La Musa ispiratrice è stata Pinella che come sempre crea dei capolavori. I suoi dolci al piatto hanno sempre delle glasse magnifiche. Lucide, lisce...sono delle carezze.

Il dolce in se è stato solo un pretesto per provare questa tecnica, ma devo dire che l'intero esperimento è stato soddisfacente. Pensate che il Sosia ne sta facendo scorpacciate...bello de mamma!

Visto che la descrizione del dolce è troppo lunga lo chiamerò:

                                                             ESPERIMENTO N° 1


Dai che non è niente male. 
Si tratta di una glassa cioccolato e caramello. 
Come vedete il dolce è spoglio, nel senso che non ci sono decorazioni particolari, proprio perchè ho voluto concentrarmi esclusivamente sulla "copertura"

Ingredienti:

250 g di panna fresca
220 g di zucchero semolato
170 g di sciroppo di glucosio
cardamomo
13 g di gelatina in fogli
65 g di cioccolato al latte al 35%

Mettete in un pentolino la panna con il cardamomo e portatela a bollore.
A parte fate fondere il cioccolato.
Idratate la gelatina con 5 volte il suo peso in acqua.
Versate lo zucchero in una casseruola e bagnatelo con un velo d'acqua. fatelo sciogliere a fuco dolce. Aggiungete il glucosio e continuate la cottura fino ad ottenere un caramello biondo.
Versate la panna bollente e filtrata nel caramello facendo attenzione a non ustionarvi e fate decuocere fino ad avere una consistenza morbida e fluida. Aggiungete la gelatina idratata e versate il tutto sul cioccolato mescolando con una spatola. Portate alla temperatura di 35/ 40°C-
Colare la glassa sul dolce congelato ed eliminate l'eccedenza con una spatola a gomito.

Inizialmente sporcherete mezza cucina ma con l'esercizio andrà sempre meglio, se ci sono riuscita io.....fidatevi!



L'interno è una namelaka (grazie al maestro Santin) al cioccolato fondente su un biscotto di riso bagnato con uno sciroppo al bergamotto. 
In alcuni ho anche inserito una gelee di pesche sciroppate che ci sta veramente bene...ma quelli sono ancora nel freezer.
Il dolce nella sua completezza è molto buono. Brava me!!


 Se le glasse di Pinella sono delle carezze, le mie sono più delle pacche sulle spalle, ma va bene così, ciò che conta è l'amore :))




giovedì 8 maggio 2014

ACCENNI DI STORIA

Una luuuunga pausa, lunghissima.
Lungo il decorso della varicella, lunga la vacanza di Pasqua, lunga la permanenza a Roma, una lunga pausa dai miei amati dolci.

Detto questo sarò breve.
Dopo settimane di stop forzato sono tornata a casa con una voglia pazzesca di fare.

La Pasqua è passata e quindi non devo per forza essere buona buona. Quindi anche se ho fatto due, e sottolineo due dolci diversi, e metterò le foto di entrambi la ricetta sarà una sola. Tiè!

                                              
  MADELEINES AL PROFUMO DI LIMONE
     (da una ricetta di Luca Montersino)


Ingredienti:
100 g di uova intere
15 g di tuorli
70 g di zucchero semolato
60 g di farina 00
3 g di lievito chimico
75 g di burro
1 g di sale
zeste di un limone

Scaldate le uova intere, i tuorli, lo zucchero, il zeste e il sale fino ad una temperatura di 45°C. Una volta arrivati a temperatura montate il tutto fino a raffreddamento. Avrete un composto denso e spumoso. Unite la farina setacciata con il lievito facendo attenzione a non smontare il composto.  Aggiungete per ultimo il burro fuso a fuoco diretto ma già tiepido.
Mettete l'impasto nelle forme imburrate e infarinate e fatelo riposare in frigo per un paio d'ore.
Infornate a 210°C.
Appena queste delizie cominceranno a gonfiarsi ai lati spegnete il forno. Aspettate che si gonfi anche il centro e riaccendete a 180°C per 5 minuti. 
L'ideale sarebbe sformarle una volta diventate fredde, ma voi lo sapete io non ho resistito.
Mi sono giocata quasi tutti i polpastrelli, ma la libidine di assaporare  una madeleine appena sfornata è un salto in paradiso. Si sciolgono in bocca con il loro sapore delicato.


Il secondo dolce invece è una rivisitazione della fantastica tenerella del Maestro Santin. 
Il Non Marito aveva espresso il desiderio di un dolce cioccolatoso al triplo cioccolato, eeeee ecco qua!
Una torta di cioccolato, con un cuore morbido e umido. Il tocco d'artista è stato aggiungere del vino bianco di Porto all'impasto.

Molti di voi non sanno che la mia Non Suocera è una portoghese fatta e finita e grazie a lei ad ai suoi viaggi in terra madre ho avuto la fortuna di assaggiare la cucina di quel paese.
Molte cose ho provato e tante, anzi tantissime mi sono piaciute: ma c'è una cosa, un dolce per cui vado matta. Quando ce lo porta il mio pensiero va a lui in modo costante. Il chiodo fisso diventa andare ad aprire il frigo per magnarmelo tutto!!! Il dolce in questione è il bolo rico.

Con l'aggiunta del vino di Porto alla mia tenerella è sembrato di addentare il fantastico bolo.
Sarà stata l'influenza del vino che è un tipico liquore portoghese, sarà che finalmente ho trovato la strada maestra per la ricetta originale,  fatto sta che se la sono divorata!!!






lunedì 14 aprile 2014

GALEOTTA FU L'AMICIZIA

Sara non è un’amica, è, èèè, èèèèè è qualcosa di più.
Credo che nella vita di ognuno ci siano delle persone speciali, quelle che ce le hai nel cuore nonostante tutto e che sai che faranno per sempre parte della tua vita anche se a dividervi ci sono secchiate di kilometri.
Sara è una di queste persone.

 La nostra amicizia è cominciata tra i banchi di scuola con un  “bella secca” (la prima ed ultima volta che le ho sentito pronunciare robe coatte!).
Quando ci passi anche solo due ore lei ti contagia, con la sua energia, con la sua forza, e soprattutto con il suo stile di vita!!! Per lei il termine vita sana non è abbastanza, in confronto io mi sento una “americana da junky food” ed IO proprio non lo sono!!

Un annetto fa ha avuto il coraggio di venirmi a trovare qui “A quel paese” e sono stati giorni di salutismo totale!! Tipo quelle settimane del benessere nelle campagne toscane con il guru vestito di bianco e il terzo occhio.
Una delle tante cose che abbiamo fatto in quei giorni così puuuri è stata una fantastica composta di fragole.
Ora non so se il termine composta sia quello più adatto, ma vi prego non voglio andare a googolare… fatemi  gongolare nella mia pigrizia.

Insomma abbiamo preso una quanta di fragole, e le abbiamo messe a cuocere in un pentolone per ore e ore e ore. Direte voi “ma è una marmellata!!” eh no!! Ve piacerebbe! Secondo voi la mia super amica salutista mi metteva lo zucchero?? Bravi, vedo che avete capito. Quel che abbiamo concesso a quelle fragole solitarie è stato solo una spremuta di limoni.
Comunque contro ogni aspettativa è venuta una purea buonissima,  un po’ acidula ma buonissima.

In casa non siamo grandi mangiatori di marmellate e affini (a parte quella di more della Santa), i barattoli sono li in attesa di essere svuotati in qualche bel guscio di frolla:  potevo io deludere le aspettative di quella bella composta nata sotto il segno di una grande amicizia?!?!?
Oramai sull'onda del  gluten free mi sono cimentata in una ricettina facile facile.

                                            
CROSTATA CON COMPOSTA DI    FRAGOLE



Frolla di riso

330 g di farina di riso
50 g di amido di mais (maizena)
200 g di burro a temperatura ambiente
53 g di uova intere
130 g di zucchero a velo

Lavorate il burro con lo zucchero e aggiungete le uova. Quando i liquidi saranno assorbiti versate le farine setacciate. Fate una bella palla e mettetela in congelatore a raffreddare.
Quando il burro avrà recuperato la sua consistenza stendete la frolla e con molta attenzione adagiatela nella tortiera imburrata e infarinata. 
Dovendola cuocere in bianco ho ricoperto il guscio con carta forno e fagioli secchi per non far crollare le pareti. Vanno tolti per ultimare la cottura del fondo, altrimenti non cuoce bene.
180°C fino a doratura.

Per il ripieno ho dovuto "correggere" la composta. Messa a scaldare in un pentolino ho aggiunto zucchero semolato fino a raggiungere il giusto equilibrio e per darle maggior consistenza un cucchiaio di amido di mais.

Il risultato è una crostata molto friabile e leggera. La composta di fragole risulta meno "collosa" di una marmellata ed ha un sapore più genuino. 

Il Sosia la sta divorando....e pure io!



domenica 6 aprile 2014

UN'ALTRA PRIMA VOLTA

Non credevo che la vita fosse una sequela continua di prime volte. Magari la maggior parte non hanno un primato assoluto, magari certe cose le hai già vissute, direttamente o meno, però quando le incontri di nuovo sei come un verginello.

In questo troppo piovoso weekend la nostra prima volta è… la VARICELLA!!! (immaginate il mio entusiasmo…). Io l’ho avuta, il Non Marito pure quindi all' appello mancava (nota bene il tempo passato imperfetto)  solo il Sosia. Siamo una famiglia che si adegua subito, nun ce piace de sderazzà!! 
Per fortuna il nostro ometto, che non è un millantatore, da vero super-eroe subisce stoicamente l’aumento delle bolle e la febbre alta.

Nel contempo chi con amore (e qui non dico il nome ma indico col naso…:P) mi legge sa che la domenica mi dedico alla mia passione, e chi segue la pagina facebook sa altrettanto bene che ultimamente mi sono messa a studiare. Ho un progetto in mente e nel cuore il desiderio di farlo diventare realtà ed intanto mentre il tempo m’insegna la pazienza io approfitto e studio cercando la mia strada.

Chi lo dice che la pasticceria deve essere per forza ‘na roba che fa venire i brufoli e la ciccia? Esiste, e ripeto esiste, tutto un mondo di dolci che si posso mangiare senza dover avere gli incubi di una bilancia con i denti da squalo che ci insegue. Non solo, in questo mondo molti di questi dolci posso soddisfare tutte quelle persone che purtroppo, pur essendo golose come un orso col miele non posso toccare nemmeno un biscotto scemo.
E allora ecco che la vostra Chiara, come una wonder woman de noantri, munita di frusta e lecca pentole…si siede e comincia a fare la brava scolaretta (e che vi credevate?che andavo a sconfiggere i cattivi?!?)

Un grazie va a http://uncuoredifarinasenzaglutine.blogspot.it/. Un blog che mi è stato consigliato e che io consiglio a voi.   

                                    
                                     TORTINI DI MELE ALL'OLIO DI RISO SENZA GLUTINE  

                             

Ingredienti
5 uova
250 g di zucchero
200 g di olio di riso
250 g di mix per dolci
lievito
4 mele

Montate le uova con lo zucchero fino a far diventare il composto bianco e spumoso. Mentre montate inserite l'olio di riso a filo. Inserite le farine. Infine aggiungete le mele amalgamandole al composto girando con una lecca-pentole facendo attenzione a non smontarlo. In forno a 180°C per 30 minuti circa.
La ricetta originale prevede il burro al posto dell'olio di riso, ma voi sapete bene quanto mi piace sperimentare. Il risultato è un dolce morbido, umido e delicato. Buonissimo!!

Alla faccia di chi dice che i dolci per celiaci sono insipidi. 
P.s. questi vanno bene anche per chi è intollerante al lattosio!