lunedì 14 aprile 2014

GALEOTTA FU L'AMICIZIA

Sara non è un’amica, è, èèè, èèèèè è qualcosa di più.
Credo che nella vita di ognuno ci siano delle persone speciali, quelle che ce le hai nel cuore nonostante tutto e che sai che faranno per sempre parte della tua vita anche se a dividervi ci sono secchiate di kilometri.
Sara è una di queste persone.

 La nostra amicizia è cominciata tra i banchi di scuola con un  “bella secca” (la prima ed ultima volta che le ho sentito pronunciare robe coatte!).
Quando ci passi anche solo due ore lei ti contagia, con la sua energia, con la sua forza, e soprattutto con il suo stile di vita!!! Per lei il termine vita sana non è abbastanza, in confronto io mi sento una “americana da junky food” ed IO proprio non lo sono!!

Un annetto fa ha avuto il coraggio di venirmi a trovare qui “A quel paese” e sono stati giorni di salutismo totale!! Tipo quelle settimane del benessere nelle campagne toscane con il guru vestito di bianco e il terzo occhio.
Una delle tante cose che abbiamo fatto in quei giorni così puuuri è stata una fantastica composta di fragole.
Ora non so se il termine composta sia quello più adatto, ma vi prego non voglio andare a googolare… fatemi  gongolare nella mia pigrizia.

Insomma abbiamo preso una quanta di fragole, e le abbiamo messe a cuocere in un pentolone per ore e ore e ore. Direte voi “ma è una marmellata!!” eh no!! Ve piacerebbe! Secondo voi la mia super amica salutista mi metteva lo zucchero?? Bravi, vedo che avete capito. Quel che abbiamo concesso a quelle fragole solitarie è stato solo una spremuta di limoni.
Comunque contro ogni aspettativa è venuta una purea buonissima,  un po’ acidula ma buonissima.

In casa non siamo grandi mangiatori di marmellate e affini (a parte quella di more della Santa), i barattoli sono li in attesa di essere svuotati in qualche bel guscio di frolla:  potevo io deludere le aspettative di quella bella composta nata sotto il segno di una grande amicizia?!?!?
Oramai sull'onda del  gluten free mi sono cimentata in una ricettina facile facile.

                                            
CROSTATA CON COMPOSTA DI    FRAGOLE



Frolla di riso

330 g di farina di riso
50 g di amido di mais (maizena)
200 g di burro a temperatura ambiente
53 g di uova intere
130 g di zucchero a velo

Lavorate il burro con lo zucchero e aggiungete le uova. Quando i liquidi saranno assorbiti versate le farine setacciate. Fate una bella palla e mettetela in congelatore a raffreddare.
Quando il burro avrà recuperato la sua consistenza stendete la frolla e con molta attenzione adagiatela nella tortiera imburrata e infarinata. 
Dovendola cuocere in bianco ho ricoperto il guscio con carta forno e fagioli secchi per non far crollare le pareti. Vanno tolti per ultimare la cottura del fondo, altrimenti non cuoce bene.
180°C fino a doratura.

Per il ripieno ho dovuto "correggere" la composta. Messa a scaldare in un pentolino ho aggiunto zucchero semolato fino a raggiungere il giusto equilibrio e per darle maggior consistenza un cucchiaio di amido di mais.

Il risultato è una crostata molto friabile e leggera. La composta di fragole risulta meno "collosa" di una marmellata ed ha un sapore più genuino. 

Il Sosia la sta divorando....e pure io!



domenica 6 aprile 2014

UN'ALTRA PRIMA VOLTA

Non credevo che la vita fosse una sequela continua di prime volte. Magari la maggior parte non hanno un primato assoluto, magari certe cose le hai già vissute, direttamente o meno, però quando le incontri di nuovo sei come un verginello.

In questo troppo piovoso weekend la nostra prima volta è… la VARICELLA!!! (immaginate il mio entusiasmo…). Io l’ho avuta, il Non Marito pure quindi all' appello mancava (nota bene il tempo passato imperfetto)  solo il Sosia. Siamo una famiglia che si adegua subito, nun ce piace de sderazzà!! 
Per fortuna il nostro ometto, che non è un millantatore, da vero super-eroe subisce stoicamente l’aumento delle bolle e la febbre alta.

Nel contempo chi con amore (e qui non dico il nome ma indico col naso…:P) mi legge sa che la domenica mi dedico alla mia passione, e chi segue la pagina facebook sa altrettanto bene che ultimamente mi sono messa a studiare. Ho un progetto in mente e nel cuore il desiderio di farlo diventare realtà ed intanto mentre il tempo m’insegna la pazienza io approfitto e studio cercando la mia strada.

Chi lo dice che la pasticceria deve essere per forza ‘na roba che fa venire i brufoli e la ciccia? Esiste, e ripeto esiste, tutto un mondo di dolci che si posso mangiare senza dover avere gli incubi di una bilancia con i denti da squalo che ci insegue. Non solo, in questo mondo molti di questi dolci posso soddisfare tutte quelle persone che purtroppo, pur essendo golose come un orso col miele non posso toccare nemmeno un biscotto scemo.
E allora ecco che la vostra Chiara, come una wonder woman de noantri, munita di frusta e lecca pentole…si siede e comincia a fare la brava scolaretta (e che vi credevate?che andavo a sconfiggere i cattivi?!?)

Un grazie va a http://uncuoredifarinasenzaglutine.blogspot.it/. Un blog che mi è stato consigliato e che io consiglio a voi.   

                                    
                                     TORTINI DI MELE ALL'OLIO DI RISO SENZA GLUTINE  

                             

Ingredienti
5 uova
250 g di zucchero
200 g di olio di riso
250 g di mix per dolci
lievito
4 mele

Montate le uova con lo zucchero fino a far diventare il composto bianco e spumoso. Mentre montate inserite l'olio di riso a filo. Inserite le farine. Infine aggiungete le mele amalgamandole al composto girando con una lecca-pentole facendo attenzione a non smontarlo. In forno a 180°C per 30 minuti circa.
La ricetta originale prevede il burro al posto dell'olio di riso, ma voi sapete bene quanto mi piace sperimentare. Il risultato è un dolce morbido, umido e delicato. Buonissimo!!

Alla faccia di chi dice che i dolci per celiaci sono insipidi. 
P.s. questi vanno bene anche per chi è intollerante al lattosio!