giovedì 8 maggio 2014

ACCENNI DI STORIA

Una luuuunga pausa, lunghissima.
Lungo il decorso della varicella, lunga la vacanza di Pasqua, lunga la permanenza a Roma, una lunga pausa dai miei amati dolci.

Detto questo sarò breve.
Dopo settimane di stop forzato sono tornata a casa con una voglia pazzesca di fare.

La Pasqua è passata e quindi non devo per forza essere buona buona. Quindi anche se ho fatto due, e sottolineo due dolci diversi, e metterò le foto di entrambi la ricetta sarà una sola. Tiè!

                                              
  MADELEINES AL PROFUMO DI LIMONE
     (da una ricetta di Luca Montersino)


Ingredienti:
100 g di uova intere
15 g di tuorli
70 g di zucchero semolato
60 g di farina 00
3 g di lievito chimico
75 g di burro
1 g di sale
zeste di un limone

Scaldate le uova intere, i tuorli, lo zucchero, il zeste e il sale fino ad una temperatura di 45°C. Una volta arrivati a temperatura montate il tutto fino a raffreddamento. Avrete un composto denso e spumoso. Unite la farina setacciata con il lievito facendo attenzione a non smontare il composto.  Aggiungete per ultimo il burro fuso a fuoco diretto ma già tiepido.
Mettete l'impasto nelle forme imburrate e infarinate e fatelo riposare in frigo per un paio d'ore.
Infornate a 210°C.
Appena queste delizie cominceranno a gonfiarsi ai lati spegnete il forno. Aspettate che si gonfi anche il centro e riaccendete a 180°C per 5 minuti. 
L'ideale sarebbe sformarle una volta diventate fredde, ma voi lo sapete io non ho resistito.
Mi sono giocata quasi tutti i polpastrelli, ma la libidine di assaporare  una madeleine appena sfornata è un salto in paradiso. Si sciolgono in bocca con il loro sapore delicato.


Il secondo dolce invece è una rivisitazione della fantastica tenerella del Maestro Santin. 
Il Non Marito aveva espresso il desiderio di un dolce cioccolatoso al triplo cioccolato, eeeee ecco qua!
Una torta di cioccolato, con un cuore morbido e umido. Il tocco d'artista è stato aggiungere del vino bianco di Porto all'impasto.

Molti di voi non sanno che la mia Non Suocera è una portoghese fatta e finita e grazie a lei ad ai suoi viaggi in terra madre ho avuto la fortuna di assaggiare la cucina di quel paese.
Molte cose ho provato e tante, anzi tantissime mi sono piaciute: ma c'è una cosa, un dolce per cui vado matta. Quando ce lo porta il mio pensiero va a lui in modo costante. Il chiodo fisso diventa andare ad aprire il frigo per magnarmelo tutto!!! Il dolce in questione è il bolo rico.

Con l'aggiunta del vino di Porto alla mia tenerella è sembrato di addentare il fantastico bolo.
Sarà stata l'influenza del vino che è un tipico liquore portoghese, sarà che finalmente ho trovato la strada maestra per la ricetta originale,  fatto sta che se la sono divorata!!!






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