sabato 1 marzo 2014

A SCUOLA DI SEMPLICITA'

Sono giorni che ho una gran voglia di pasticciare. Bene direte voi …. manco per niente!
Secondo voi,  che gusto c’è a sperimentare se nessuno aspetta con la bava alla bocca le vostre prelibatezze?
Il Non Marito è intollerante ai latticini e come voi ben sapete se si elimina questa sfera d’ingredienti dalle preparazioni dolci rimane ben poco. Non basta, è molto, e dico molto e ripeto molto particolare nei gusti e mangia dolci con la faccia da orso Yoghi solo in casi eccezionali.
Allora voi mi direte, ma hai un fantafiglio  treenne e si sa che i bambini a quell’età sono golosissimi … e inveceee NO! Provate a offrigli una fetta di pane, così semplice, e vi ritroverete con un criceto dalle guance gonfie. Ma con i dolci, con i dolci è tutta un’altra storia … ha ripreso dal papà ( e tante grazie).
Quindi il mio campo d’azione casalingo si restringe a torte per la colazione (che mangio poi comunque io), biscotti e cornetti (o croissant come preferite).
In tutto questo il lato positivo è che devo spremere le meningi per creare qualcosa di semplice ma sempre diverso e gustoso.
Ora dovete sapere  che la parte abruzzese della mia famiglia d’origine vanta una nonna fortissima in cucina e una zia fortissima in tutto!! Ma c’è una cosa che mia zia potrebbe spacciare clandestinamente e diventare una donna potente e temuta: la marmellata di more selvatiche!!! Per fortuna ha un cuore (e delle mani) d’oro e quindi ci regala questi vasetti sacri senza fare una piega, anzi con una gioia inusuale.
Capirete che le more selvatiche non è che si trovano tanto facilmente, e soprattutto non sono sempre reperibili, quindi la Santa (mia zia) riesce con gran fatica a tirar fuori pochi barattoli alla volta. 
Ah! Merce rara e preziosa!
 Così noi qui a casa centelliniamo l’uso di questa marmellata in maniera fobica, tranne questa volta, in cui per poter conquistare la mia piccola platea ho dovuto ricorrere all’asso nella manica.

Il Non Marito ha fatto la faccia da Yoghi e il suo simile si è leccato le dita …. grazie zia!!!

                                                     
                                                       FROLLINI CON MARMELLATA


I più attenti avranno notato un frollino dissidente, tranquilli è marmellata di pesche. L'ho fatta io, cerco di seguire le impronte della Santa...ce la farò?

PASTA FROLLA

500 g di farina 00
300 g di burro
200 g di zucchero a velo
80 g di tuorli
una presa di sale 
zeste di un limone

Disponete la farina a fontana, mettete al centro lo zucchero a velo, i tuorli, il burro a pezzetti (deve essere morbido), il sale, la buccia di limone.
Cominciate a lavorare gli ingredienti con le mani, all'inizio vi sembrerà che il tutto si divida, ma abbiate pazienza, l'impasto si compatterà. 
Avvolgete il composto nella pellicola e fatelo riposare almeno una mezz'oretta.
Quando sarete pronti (voi e l'impasto) stendete, date le forme e infornate a 170- 180° C.
Riempite di marmellata una sac a poche e mettetene un pò al centro del biscotto cotto e freddo.

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Primo consiglio: spolverate la parte superiore del biscotto con lo zucchero a velo prima di metterlo sulla marmellata.
Secondo consiglio: fatene tanti!!!

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