giovedì 6 marzo 2014

IN TRASFERTA

Come una grande reporter ( sento i vostri cori di "buuuuuu") anche io faccio l'inviata, solo qui però eh!.

Come ben sapete sono romana, quindi tutta la mia famiglia d'origine vive nella Capitale e ogni tanto raccolgo baracca e burattini per tornare a fare la figlia a casa di mia madre.
Stavolta il Non Marito è rimasto a casetta: siamo io e il Nano, stretti stretti, core a core.....AIUTOOOOOO!!

Mia madre lavora, mio padre lavora, mia sorella lavora, siamo senza macchina e fuori piove da quando siamo arrivati....GRAZIE ROMA!!! (e non faccio riferimento a Venditti!)
Il risultato di questa equazione è che praticamente stiamo sempre a casa, e allora vai con biscotti e cose magnerecce di vario genere... se quando torno a Policoro sono ingrassata, sappiate che la colpa è dello stress metropolitano, ecco.

A mia sorella piacciono tanto i canestrelli, si quelli di un mio "vecchio" post. E che alla sorellina non gli fai i biscottucci? Sono io una sorella degenere?? no no no!!


Lo so che la forma non è quella canonica, ma in valigia non ho potuto mettere tutto. Ho portato il termometro
...non fate quelle facce, mica sto parlando di quello per misurare la febbre!! E se mi venisse voglia di fare una meringa italiana?...Prevenire è meglio che curare... 
qualche sach a poche, libri di pasticceria, la bocchetta grande per le creme e il cofanetto di taglia biscotti rotondi. 
Di più non ho avuto il coraggio, ma la prossima volta...

Comunque.
Abbiamo fatto visita anche ai miei adorati nonni marsicani: vuoi che non porto qualcosa? Bravi!!

Avete presente il programma La Prova del Cuoco? Io non lo guardo mai, anzi fino a poco tempo fa non avevamo neanche la tv in casa, figurarsi. Comunque, accendo e vedo che in questo programma c'è una signora che fa la cheerleaders con un mattarello.
Io adoro lavorare la pasta, così mi fermo a guardare, sapete cosa stava facendo? 

                                         FRAPPE (o sfrappole o chiacchiere, o bugie o....)


260 g di farina
1 uovo
15 g di cognac o brandy
50 g di succo d'arancia
10 g di burro morbido
8 g di zucchero a velo
sale
strutto per friggere

Su una spianatoia mettete la farina a fontata e dentro l'uovo, il burro, lo zucchero, il brandy e il sale . Cominciate ad impastare. Troverete l'impasto duro, difficile da compattare aiutatevi quindi con il succo dell'arancia. Mi raccomando dosate con cura, poco per volta in modo da dare alla farina il tempo di assorbirlo. L'impasto dovrà essere elastico e morbido, ma non troppo morbido.
Stendete con il mattarello la palla così sottile che dovete intravedere la spianatoia attraverso la sfoglia; poi con la rotellina tagliate le striscioline e immergetele nello strutto che intanto sarà arrivato a temperatura.
Le frappe devono friggere veramente pochissimo, appena si colorano tiratele fuori e fatele freddare.
A pioggia lo zucchero a velo.
Sono croccantissime!!
Lo so che avete letto la ricetta con la smorfia, lo so che lo strutto non è ortodosso soprattutto per una vegetariana come me.
Che volete, maccarone tu m'hai provocato e io te distruggo! Quando ce vò ce vò!!



So anche che il Carnevale è finito, ma queste sono così buone che le potete fare pure a ferragosto e io ancora non le avevo mai fatte. No, non potevo aspettare 5 mesi!

P.S. in frigo c'è latte, panna... ce la farò a fare la mimosa in tempo per l'otto marzo?!
P.S. numero 2 : la Santa zia mi ha regalato un altro barattolo di marmellata di more, come si fa a non adorarla??

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