mercoledì 19 marzo 2014

TRADIZIONE SI, TRADIZIONE NO

Fatto un riepilogo così alla buona, direi che tra Natale e Pasqua si concentrano una serie di feste che la metà basta. Questo almeno nella nostra famiglia.
Non sto a farvi l'elenco, vi basti sapere che la maggior parte dei miei parenti festeggia gli anni in questo lasso di tempo. Mettici poi l'Epifania (che tutte le feste porta via....seeeee), il carnevale, la festa del papà, la festa della donna e quella degli innamorati... 
Poi dicono che l'inverno è noioso. Criticoni!!
Più o meno ogni festività si porta la sua tradizione che in genere è 'na roba magnereccia.
Se uno, o più specificatamente IO! fossi stata dietro a tutte queste date importanti a quest'ora starei ancora a "carissimo amico":pigra e lenta, un binomio perfetto.

Dovete sapere (non è che proprio dovete, si fa per dire)che tra i miei tanti difetti c'è un sano senso del rischio. Per me fare due volte di seguito lo stesso dolce non è possibile, e la cosa vale anche per quelle preparazioni che  sono oramai collaudate. Il Non Marito ha perso ogni speranza e vive a dita incrociate...che ci volete fare?
Mi piace sperimentare, provare cose nuove, e soprattutto ho una mia lista mentale di dolci da provare/fare che non posso ignorare più di tanto.
Dalle frappe di fine carnevale sono passati parecchi giorni e io non sono stata certo con le mani in mano, anzi tante cose sono nate, alcune degne di nota e tanto buone da non riuscire nemmeno a fare una foto, altre degne di foto per quanto sono venute male...fatto sta che non ci sono prove nè dell'una nè dell'altra cosa, tiè.

Fare la mimosa per la festa della donna onestamente non mi andava. E' una torta buonissima, ma proprio non mi andava di farla, e cosi mi sono cimentata in una Tarte Pont-Neuf. Non me la sto tirando, si chiama proprio così! Che cos'è? andatevene a googolare un pò va (ma con amore eh!?). Purtroppo il primo esperimento è fallito... ma questa è un'altra storia, o post...
Così ho fischiettato per un pò facendo la vaga e buttandomi sul salato e il Non Marito e il Sosia non hanno battuto ciglio quando gli ho messo davanti un vassoio di bignè con crema al limone...
La mia coscienza però ha cominciato a borbottare quando ha sentito che la festa del papà era vicina, e per mia fortuna ha trovato la strada spianata perché questa volta le famose zeppole di S. Giuseppe erano nella lista. Devo ammettere che fino all'ultimo le mie radici romane hanno tentato di farmi cedere in favore dei golosissimi Bignè de S.Giuseppe (alla romana) ma io le zeppole non le avevo mai mangiate..e quindi mai fatte....



Ed ecco a voi Sua Maestà la zeppola!!
Rigorosamente al forno che non fanno ingrassare :p ed al posto dell'amarena che non ci garba, una perla di marmellata di more....sisi proprio quella!! La Santa colpisce ancora!!


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